Non pago e non pagante

Non pago dell’utilizzo totalmente personale e discrezionale del sito istituzionale del Comune di Mogliano Veneto come se fosse il suo blog personale, il sindaco dott. Giovanno Azzolini ha deciso – evidentemente – di acquistarsi l’intero comune. Probabilmente intende in questo modo risanare i buchi di bilancio che, insieme alla sua amministrazione, ha prodotto in soli due anni di governo; effetti la cui rilevanza ormai viene misurata sulla Scala Richter.

Dal suo personale blog tuona contro “l’inconsistenza di un’opposizione sempre più schiacciata all’estrema sinistra” (ne gioiranno i nostri sostenitori!) il cui esposto al prefetto sarebbe stato respinto in quanto basato su leggi abrogate. In realtà il prefetto ha deciso – pilatescamente – di lavarsene le mani adducendo la scusa, per altro infondata secondo i giuristi interpellati, che non avrebbe più il potere per intervenire. Badi bene dunque Azzolini: non è che non esista la legge che dice che le scelte fatte da questa maggioranza sono illegittime, ma solamente il prefetto preferisce ritenere di non avere i poteri per applicarla, il che è ben diverso!

Grandioso poi il passaggio dove i “militanti No Tav” (la nostra Marcella) insieme a “non eletti di sinistra estrema” (Fabiola di SEL) e il “segretario comunale del Pd” (Carola) “hanno più volte interrotto le sedute urlando e offendendo. Si deve ora cambiare rotta e tornare al dialogo costruttivo. Meglio per tutti”.

Dialogo costruttivo?! Con questa roba?!

Veniamo dunque: all’acquisto del comune da parte del sindaco dott. Giovanni Azzolini. Arriva in queste ore una lettera di suo pugno in cui sbrodola la consueta pappardella propagandistica ad personam e contra personam, accusando a destra e a manca di cose di cui è lui pienamente e totalmente responsabile in prima persona, e ripresentando come una scelta lungimirante, ecologica ed innovativa il famigerato Car Pooling che già s’è dovuto ingoiare quando ha tentato di sbolognarlo ai genitori come la panacea dell’incapacità della giunta di garantire i servizi minimi ai bambini delle scuole.

Dopo le merende ha tagliato gli autobus gialli pretendendo di montare i bambini in macchina di sconosciuti; i vigili d’argento lasciandoli investire sulle strisce, i lavori di ristrutturazione delle scuole che stanno marcendo, i contributi per i pasti ed i rientri. Sapete come definisce la cosa nella sua lettera? “I risparmi servono per liberare risorse da ridistribuire con criteri di vera equità“.

Il guaio è, però, che questa lettera che dovrebbe passare al vaglio della censura perchè nella sua infame spudoratezza risulta offensiva per il buon costume, se ancora esistesse in Italia, viene spedita ad oltre un migliaio di famiglie usando il bilancio del comune: carta intestata, stampanti, servizi, protocollo ed affrancatura. Come dire che per tentare di imbonirci con baggianate da comico di quart’ordine, usa pure i nostri soldi! Soldi che, tra l’altro, non ci sono per i servizi essenziali, la cultura, la scuola. Con il costo di questa lettera si potevano ripristinare i contributi alle già martoriate scuole di Mogliano (tagliati da 2mila a 500 euri: la differenza è il costo di questa spedizione più o meno!), oppure far viaggiare per un anno un bambino in scuolabus (1300 euri, dice lui).

Invece no: ha deciso che lui non è il sindaco, ma il proprietario del Comune di Mogliano, e dunque usa sito ed uffici come meglio gli aggrada e facendo spendere i soldi che preferisce! Del resto dopo aver usato le aziende pubbliche per sistemar deretani di amici, che ci possiamo aspettare in merito ad un minimo di rispetto istituzionale?!


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