Ultracorpi – i komunisti hanno orecchie in ogni dove!

I nostri servizi di intelligence clandestini ci hanno permesso di venire a conoscenza del comunicato stampa con cui la casa editrice Anordest stigmatizza l’intervento censorio – degno del NKVD (Lavrenti Berija per chi non sapesse) – con il quale noi mangiatori di bambini abbiamo attaccato la loro presentazione a Mogliano.

Di seguito ve lo proponiamo, giusto per coglierne lo spirito (e tra l’altro dimostrare che riportiamo la voce di tutti!) ma prima vogliamo toglierci un sassolino.

Per quale motivo l’editore si ostina a non voler capire (forse che non abbia letto il nostro intervento?!) che abbiamo manifestato la nostra indignazione non contro il libro, ma contro l’organizzazione della presentazione fatta in maniera tale da titillare i peggiori istinti xenofobi?! NOn sa leggere, non ci spieghiamo bene, non vuole capire? Più semplicemente se ne frega strofinandosi le mani contento per tanta pubblicità gratuita?! Crediamo che quest’ultima sia l’ipotesi più probabile.

Ma di pessima pubblicità si tratta: un editore nemmeno in grado di leggere, più interessato a risvegliare istinti che a parlare alle coscienze ed alla ragione… Be’: lasciatemi dice che ci fa una magra figura!

Nella prossima pagina comunque, se ci tenete, potete leggere l’intero comunicato stampa.

Manifestazione “attiva” dei comunisti a Mogliano Veneto. Mobilitata la Digos

A rischio l’intervento dello scrittore moglianese Angelo Tumino
  Sabato 30 ottobre si terrà alle ore 18 presso il centro sociale di Mogliano
Veneto la presentazione del libro “Invasione negata” (Edizioni Anordest) di
Angelo Tumino. Il Circolo dei comunisti di Mogliano ha deciso, senza aver
letto il libro, che si tratta di una pubblicazione a tesi razzista. Per questo
hanno mobilitato via web un boicottaggio alla manifestazione. Peccato che
il libro sia tuttaltro che xenofobo e che al contrario inviti ad una riflessione
profonda sulla necessità dell’integrazione razziale.
 Galeotto fu dunque ancora il libro. Ma questa volta non per far nascere l’amore, bensì per
scatenare l’ira. Soprattutto il problema sta nel fatto che tutti parlano, invitano a manifestare,
si fomenta il “boicottaggio attivo” -con il pericolo di libera interpretazione- senza aver letto il
libro stesso. “Invasione negata” (Edizioni Anordest) è un romanzo il cui protagonista è l’unico
italiano in un intero condominio di extracomunitari e vi si ritrova ghettizzato. La realtà offre
molte di queste situazioni in tutta Italia, metropoli docent. Il racconto, senza svelarne il finale,
prende però una piega ben diversa quando il protagonista si innamora di una prostituta romena
e si batte per la sua libertà, per avere la possibilità di vivere con lei. Trama ben lontana dalla
possibilità di essere interpretata come xenofoba.
 Ma al Circolo Comunisti di Mogliano non serve leggere il libro: si sa che il comune patrocina,
che avrebbe potuto intervenire Gentilini, che interverrà Raffaele Speranzon, assessore della
Provincia di Venezia, e che la trama parla un italiano ghettizzato da stranieri. Tanto basta a
chiedere di intervenire, di impedire la liberà di parola, di bloccare il dibattito.
[quale dibattito? Avete presente gli invitati dettagliatamente descritti nel nostro primo post?! NdR]

L’autore, Angelo Tumino, è amareggiato: [confrontare lo scambio di mail con l’autore NdR]

 “Il mio è un libro di narrativa, non un saggio. E comunque la trama è tuttaltro che razzista! Mi stupisco che proprio quella parte politica non abbia capito che poteva essere una possibilità di dialogo.” Giorgio Copparoni, assessore alla
cultura di Mogliano è altrettanto sconfortato: “Fortunatamente a Mogliano non viviamo nella situazione descritta dal libro, ambientato a Roma, ma è innegabile che simili problemi siano ormai entrati nel nostro quotidiano. La cronaca è ben più terribile della finzione di Tumino. Questa pubblicazione poteva essere un’occasione per discute, è stata invece strumentalizzata per divenire un’occasione di scontro”.
Eppure per capirlo sarebbe bastato leggere, anche soltanto la quarta del libro: “Più che un
romanzo Invasione negata è un grido d’accusa nei confronti di chi, opinione pubblica e politici,
non riconosce un pericolo nel consistente e crescente flusso di immigrazione nel nostro paese.
Marco, il protagonista, vive in un complesso residenziale in cui nel giro di pochi anni si è ritrovato
ad essere l’unico italiano e i disagi sono subito stati insostenibili.
Da quel momento “Palazzo Paradiso” per Marco si è trasformato in “Pandemonio”, un covo di
attività criminali in cui ha iniziato una lotta solitaria e personale, si sente “prigioniero nel suo
appartamento”, “straniero nella sua nazione”, abbandonato dallo Stato, da tutti quelli che non
riconoscono il “problema”.
Quando però Marco si innamora di una ragazza romena non solo continua a “resistere”, ma
non riesce più a sopportare i soprusi perpetrati su quelle ragazze dai loro connazionali e compie
un gesto estremo di “giustizia personale”…
In questo libro duro, talmente forte da sembrare volgarmente razzista, troviamo tutta la rabbia,
viscerale e instintiva, con cui si cerca di demonizzare tutto ciò che è “altro da noi” chiedendo
interventi drastici e risolutori.
è nella natura umana. ma fortunatamente molti di noi si rendono conto che oltre a volgari forze
primordiali esistono anche capacità intellettive che ci guidano sulla strada del ragionamento.
è dura, è difficile “ragionare” quando si hanno gli occhi iniettati di sangue. E quando ci sono
sinistre sirene che soffiano sul fuoco. Solo così però riusciamo a giustificare il nostro essere degli
esseri umani. Al contrario apparterremmo ad altre specie. [già: poetico vero? Se non fossimo esseri umani apparterremmo ad altre specie!!! NdR]
Alla fine è questo il percorso che il personaggio segue, facendoci tirare un sospiro di sollievo.
Almeno per il momento. fino a quando il vento non riprenderà a soffiare con maggiore veemenza…”
Se questo può essere definito un libro “xenofobo” delle due l’una: o chi lo afferma, senza aver letto il libro,
per usare un eufemismo, è in malafede o la redazione della casa editrice non è in grado di valutare quando viene sottoposto.

Personalmente ritengo che la redazione della casa editrice sia perfettamente in grado di valutare quanto viene sottoposto e velatamente propensa a fare propaganda xenofoba e razzista per cavalcare l’onda! NdR


2 responses to “Ultracorpi – i komunisti hanno orecchie in ogni dove!

  • marina

    Ripeto che a Nordest non metterà più piede a mogliano…

  • Marina del CCM

    Chiaramente il commento di Marina, casualmente mia omonima, non è della Marina del Circolo Comunisti di Mogliano.
    Chiedo perdono per la fiducia dimostrata, sarò meno leggera con i prossimi pseudonimi.

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